Le classi quarte della Scuola Primaria “coltivano” saperi e ortaggi

L'orto didattico, seminando impegno e raccogliendo lezioni di vita, natura e lavoro di squadra: un progetto che nutre terra e cuori!

“L’orto vuole l’uomo morto”, recita un antico proverbio toscano, riportato da Giuseppe Giusti nel 1853. Un detto ironico ma significativo: lavorare l’orto richiede tempo, costanza e tanta cura.

Questo hanno imparato le classi quarte del plesso di scuola primaria Carrante, protagoniste di un bellissimo progetto di orto didattico. Durante l’intero anno, gli alunni si sono messi all’opera tra terra, semi e annaffiatoi, con entusiasmo e impegno, hanno preparato il terreno, piantato ortaggi e seguito con attenzione ogni fase di crescita delle piante. Giorno dopo giorno, hanno scoperto quanto la natura abbia bisogno di rispetto, presenza e pazienza. 

L’orto si è trasformato in una vera e propria aula all’aperto, i bambini hanno osservato il ciclo vitale delle piante, misurato altezze, imparato a riconoscere gli insetti utili. Anno dopo anno, oltre alle conoscenze, il progetto continua a trasmettere valori profondi: cura, responsabilità, lavoro di squadra, amore per l’ambiente. Ogni seme piantato è diventato una lezione viva, ogni ortaggio raccolto un piccolo successo condiviso. Uno sguardo autentico su un’esperienza che ha lasciato un segno profondo, nella terra… e nei loro piccoli ma grandi cuori.